Ambrogio Invernizzi, presidente Latterie Inalpi, ha partecipato a un’interessante tavola rotonda dedicata al latte e titolata “Dal miglior latte al miglior formaggio”, che si è svolta nello spazio Workshop del villaggio della Coldiretti di Torino in Piemonte, allestito nei Giardini Reali in occasione della Giornata nazionale della bistecca.
Oltre al presidente Inalpi, erano presenti sul palco Fabrizio Galliati, presidente Coldiretti Piemonte, Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Piemonte, Raffaele tartalla presidente di Compral Latte e Claudio Testa direttore commerciale Biraghi.
Il quadro delineato evidenzia la serietà del cammino intrapreso da tutta la filiera del Latte al fine di garantire un prodotto di qualità eccellente e una conseguente ed equilibrata ripartizione dei guadagni. Il latte piemontese giustifica così il suo maggiore costo rispetto ai produttori esteri. La filiera è fondamentale per la sopravvivenza del settore e del territorio e la crisi economica generale è stata interpretata, in questo settore, come opportunità per aumentare consapevolezza e qualità. Per Coldiretti la ripresa economica deve partire dal basso, dagli allevatori, primo anello della filiera.
Ambrogio Invernizzi ha parlato della oramai decennale esperienza della sua azienda, unica produttrice di latte in polvere presente sul territorio nazionale. “Il nostro progetto è partito basandosi proprio sul prezzo del latte, avevamo necessità di conferitori che fossero legati a noi per lungo periodo tramite un contratto soddisfacente per entrambe le parti. Abbiamo quindi individuato nell’Università di Piacenza, l’ente terzo che, tramite un sistema automatico che tenesse conto di parametri precisi, stabilisse il giusto prezzo. I nostri conferitori devono rispettare otto pilastri fondamentali che includono, tra l’altro, il benessere animale, la pulizia della stalla, l’alimentazione, l’uso consapevole e razionale dei medicinali. Negli anni abbiamo potuto verificare che, più le stalle miglioravano, migliore era la qualità del latte. Nel cammino intrapreso è prevista anche la formazione degli allevatori, la nostra azienda organizza corsi di formazione sul benessere animale, così come sull’uso consapevole degli antibiotici”.
Inalpi è quindi leader nazionale nella produzione di latte in polvere, utilizzato quasi in toto dall’industria dolciaria.
“Oltre a Ferrero, il nostro latte in polvere, inizia ad essere apprezzato da industrie che fanno prodotti di qualità. L’industria dolciaria non ha ancora l’obbligo di dichiarare la provenienza del latte in polvere utilizzato, qualcuno lo fa volontariamente, come Guido Gobino che dichiara di utilizzare il latte in polvere di Inalpi, perché crede davvero che, utilizzare un’importante materia prima di filiera corta, controllata e garantita, sia un valore aggiunto per i consumatori. Inalpi è convinta che sia necessario evitare la guerra del prezzo, ma sia invece fondamentale fare la battaglia della qualità”.