Come si sviluppa l’innovazione: intervista al Direttore di InLab Solutions

1 Settembre 2022 | Filiera

La parola “innovazione” è ormai molto attuale, ma per capirne meglio il significato e il valore, abbiamo cercato di farla raccontare a chi ogni giorno s’impegna per la ricerca e lo sviluppo nei laboratori InLab Solutions di Inalpi.

Buongiorno Jean Pierre, come si sviluppa l’innovazione?

Innovazione è un termine dal significato molto ampio, che ha un obiettivo principale: migliorare la vita delle persone e dell’ambiente in cui vivono, certamente attraverso la tecnologia di ultima generazione, ma anche attraverso tutta la conoscenza e le competenze a disposizione. 

In Inlab Solutions abbiamo diverse attività di ricerca e sviluppo, ma siamo anche il riferimento per le analisi e il controllo qualità del latte di tutta la filiera corta e garantita Inalpi. Dico questo perché per fare innovazione, il primo passo è l’ascolto delle esigenze di tutto il comparto, 

dalle parti operative e produttive, alla parte commerciale e degli uffici marketing che conoscono le esigenze del mercato di riferimento; mentre l’altro passaggio fondamentale è la raccolta dei dati: dalle stalle dei conferitori del latte, alla logistica, ai risultati di vendita. 

Quindi anche gli obiettivi possono essere molteplici?

Certo! Iniziamo con una giusta divisione degli ambiti, ci sono diversi tipi di innovazione:

  • Innovazione di prodotto
  • Innovazione tecnologica
  • Innovazione ambientale

 L’innovazione di prodotto agli occhi dei consumatori, potrebbe apparire poco complessa perché tutto il percorso è poco visibile, ma per creare un nuovo prodotto, potrebbero volerci anni di ricerca e sviluppo e il fine è sempre quello di valorizzare al massimo la materia prima e avere successo sul mercato. I passaggi, semplificando, sono molti, dall’idea creativa allo studio della ricettazione: la scelta degli ingredienti, la costruzione della ricetta che deve risultare prima di tutto buona e appetibile, e mantenere tutti i possibili valori della materia prima, ricercando l’aspetto nutrizionale corretto per il target di consumatori a cui è rivolto ed essere apprezzato da clienti che fortunatamente sono sempre più attenti alle ridotte quantità di grassi, sale o zucchero, o alle maggiori proteine, pensando per esempio alle generazioni in fase di crescita.
È durante questo lungo passaggio che studiamo anche il possibile claim per il prodotto, ovvero una descrizione pubblicitaria, contenente la promessa che il prodotto fa al consumatore.
Tutto questo viene fatto in laboratorio, con poche attrezzature artigianali, mentre lo step successivo è come realizzarlo su scala industriale, quindi si deve ottimizzare la ricetta e adeguarla alla strumentazione presente in stabilimento, tutelando il gusto e gli aspetti nutrizionali della ricetta originale, e controllando tutti i processi che permettono un livello di sicurezza alimentare altissimo, che è spesso maggiore rispetto a una produzione artigianale.

Un processo lungo, ma soddisfacente, giusto?

Non è finita qui! In InLab Solutions continuiamo il percorso con lo studio del packaging adeguato, che deve accompagnare i corretti contenuti di comunicazione verso il target di consumatori considerati il cliente principale, inoltre dobbiamo verificare anche la possibile “shelf-life” che letteralmente significa  “vita di scaffale” e che si utilizza per indicare la vita commerciale del prodotto, ovvero il tempo che intercorre fra la produzione e il consumo del prodotto stesso senza che vi siano rischi per la salute del consumatore, poiché con il passare del tempo, nel prodotto avvengono delle modifiche che causano un decadimento della sua qualità (gusto, consistenza, colore, etc.), ma queste modifiche non devono in alcun modo compromettere la sua sicurezza igienico sanitaria.

E l’innovazione tecnologica?

Un altro tema interessante e altrettanto stimolante perché guarda al futuro e si muove molto velocemente, il nostro impegno è rivolto soprattutto alla ricerca di impianti e macchinari di nuova generazione che permettano di fare meglio, più rapidamente e in maggiore sicurezza. Nell’industria, dal secolo scorso, c’è sempre stato un obiettivo primario: spostare il livello di professionalità, ovvero ridurre i passaggi manuali e faticosi per l’uomo attraverso l’uso dei macchinari e formare nuove risorse per il controllo delle macchine stesse. 

L’innovazione tecnologica inoltre, viaggia abbastanza parallelamente all’innovazione dedicata a un tema molto ampio e attualissimo che è la sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale da parte dell’industria. È una ricerca meno visibile ma fondamentale nella nostra società che si deve impegnare nella riduzione delle emissioni di gas serra, per  incidere sempre meno sui cambiamenti climatici, e che punta all’economia circolare, ovvero all’ottimizzazione delle risorse che possono derivare dai processi industriali o dagli scarti che si creano negli allevamenti.

Vi faccio un esempio di economia circolare: oggi riusciamo già a produrre metano e biogas, utilizzando i reflui di letame e liquame degli allevamenti, ma possiamo fare un altro passaggio innovativo importante con lo scarto di questa stessa lavorazione che si chiama “digestato”: grazie all’azione di batteri specifici che rendono l’azoto molto più disponibile, otteniamo un fertilizzante migliore, da riportare in agricoltura, nelle stesse aziende dei nostri allevatori, che spesso sono anche agricoltori.

Ottimo! Le facciamo un’ultima domanda: Cosa le piace del suo lavoro e quali sono i progetti che le hanno dato soddisfazione?

Amo il mio lavoro e i progetti sono tanti, e non tutti nel nostro campo possono andare a buon fine, ma non per questo sono meno importanti perché, nell’ambito della ricerca scientifica, tutto porta a dei risultati significativi che possono rivelarsi ottime opportunità successive. 

Come innovazione di prodotto sono molto orgoglioso delle nuove Fettine Gourmet che stanno avendo molto successo e stiamo già lavorando su nuovi gusti. In questo caso è stato fondamentale comprendere l’importanza dell’innovazione nella destinazione d’uso del prodotto stesso: non solo ingrediente per un toast, ma ingrediente per tante nuove ricette creative!

In InLab Solutions ci sono anche molti progetti con le università e per un ricercatore la collaborazione è fondamentale, vuol dire unire le competenze per raggiungere traguardi di grande valore più velocemente e con maggiori possibilità di successo. In questo momento, per esempio, con l’Università di Torino, stiamo sviluppando un nuovo prodotto a base di yogurt che possa essere funzionale nella cura del diabete gestazionale, una patologia importante nelle donne in gravidanza.

Grazie Jean Pierre, le auguriamo buon lavoro e speriamo che le sue parole possano essere d’ispirazione per i nostri lettori più giovani. La scienza ha sicuramente bisogno di menti brillanti come la sua!

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