Elisa ĆØ una conferitrice di latte per la Cooperativa Compral Latte, parte fondamentale della filiera garantita e controllata di Inalpi. La sua Azienda āFuturaā si trova a Cercenasco, un piccolo comune della pianura pinerolese in provincia di Torino. Un territorio storicamente vocato allāagricoltura a allāallevamento. .
Lāazienda di Elisa si dedica principalmente allāallevamento delle vacche da latte. Oggi conta duecentocinquanta capi, di cui centotrenta in ālattazioneā (dedite alla produzione ndr) ma anche di altri piccoli animali, ed ĆØ anche fattoria didattica.
Siamo andati a trovarla, per comprendere al meglio la realtĆ al femminile di questo lavoro che ancora oggi ĆØ spesso ĆØ praticato dagli uomini. Anche se ben sappiamo che le donne nelle aziende agricole hanno sempre avuto un ruolo fondamentale poichĆ© la loro struttura era, ed ĆØ ancor oggi, āfamiliareā nelle piccole e medie aziende italiane.
Intervista a Elisa
āBuongiorno Elisa, la prima domanda che vorrei farti ĆØ se il tuo lavoro ti piaceā¦ā
āSƬ, certo! Ho la fortuna di averlo scelto e desiderato fin da piccola, quando trascorrevo la maggior parte del mio tempo a giocare nelle stalle con mio papĆ Michelangelo che lavorava nellāazienda della sua famiglia. GiĆ allora, sentivo che la mia vita era strettamente legata alla terra e agli animali. Crescendo infatti, ho proseguito gli studi e mi sono iscritta allāIstituto professionale agraria ad Osasco perchĆ© volevo diventare appunto tecnico agrario. A differenza di mia sorella che ha seguito un percorso lavorativo totalmente diverso. Dimostrazione del fatto che non fosse unāesigenza, ma una scelta libera e precisa per entrambe.
āOggi sei un agrotecnico e sei tu a capo della tua azienda, comāĆØ successo?ā
āA diciassette anni ho convinto mio padre a lasciare lāazienda della sua famiglia dāorigine per aprire la nostra, ero determinata e desideravo crescere anche come imprenditrice. Quindi ĆØ nata āFuturaā che nellāarco di ventāanni si ĆØ sviluppata ed ĆØ cresciuta: il nostro allevamento ha il suo foraggio, oggi siamo sia agricoltori che allevatori. Ho sempre cercato di mantenere un passo avanti e cogliere tutte le opportunitĆ innovative. Siamo stati infatti i primi in questa zona ad avere un impianto di mungitura. Oggi non nego che guardo ai nuovi impianti robotici con la speranza di riuscire a fare questo tipo dāinvestimento per ottimizzare il lavoro.
āA proposito di innovazione e robot, hai letto di quella notizia ācuriosaā legata ai visori di realtĆ virtuale per le mucche? Se sƬ, cosa ne pensi?ā
āDunque, cāĆØ da fare una distinzione: una cosa ĆØ un robot per un impianto di mungitura, che ti riporta in modo preciso e puntuale ogni dettaglio del lavoro, che vuol dire maggior igiene e di conseguenza maggior benessere degli animali, unāaltra cosa ĆØ una fittizio benessere dato da una visione di un prato non realeā¦
Per me il benessere animale deve partire da un ottimo rapporto con gli animali, che devono stare bene e vivere realmente e fisicamente quel prato. Non ĆØ solo una questione di vista, ma devi considerare anche tutti gli altri sensi, come lāolfatto e il contatto fisico. Devo confessare che sono particolarmente gelosa delle mie mucche e non rinuncerei mai al rapporto con loro, che ĆØ fatto anche di contatto fisico, oltre che visivo.
Le persone che lavorano con me sanno bene che difficilmente rinuncerò al mio tempo trascorso con loro in stalla o sui campi. Anche che non dormirò serena se non controllerò ogni giorno come stanno e se tutto ĆØ a posto.ā
āOggi hai una famiglia e due bellissimi bimbi (Erik 7 anni e Elois 6 anni ndr) e tuo marito lavora con te, giusto?ā
āSƬ, esatto, ho convinto, dopo mio padre, anche mio marito a lasciare lāazienda agricola di famiglia per entrare in Futura, e da ormai tanti anni, lavoriamo insieme in azienda. I miei figli, ancor di più in questi due anni di pandemia e di chiusure, godono dellāopportunitĆ di vivere e giocare allāaperto. Anche loro sono cresciute insieme agli animali della fattoria, e credo che questo sia un gran valore educativo per i bambini. ĆĀ per questo che la mia azienda ĆØ aperta alle visite e sono anche fattoria didattica. Mi piace che anche i bambini che vivono in realtĆ diverse, spesso urbane, possano comprendere da dove arriva il latte che bevono e toccare con mano una mucca o una caprettaā.Ā
āQuanta ragione nelle tue parole, Elisa! Devo confessarti che anche io ero una ābambina di cittĆ ā. Mi ricordo di un disegno che feci da piccola: fette di mortadella appese agli alberi come dei frutti! Feci ridere di gusto la mia maestraā¦ā
Anche Elisa sorride del ricordo, dopo si abbassa leggermente per accarezzare il muso di una delle sue mucche che prontamente le si avvicina e praticamente la bacia. Tutte le altre intanto osservano ogni movimento di Elisa forse con una certa gelosia.
Salutiamo Elisa e le sue mucche con la consapevolezza che il suo non è certo un lavoro facile, ma che se lo si fa con passione, può dare una grande soddisfazione!