Diciamolo subito: i formaggi freschi⦠La fanno breve!
Parliamo dellāultima fase di produzione dei formaggi: la stagionatura, che nei formaggi freschi come crescenza, mozzarella o caprino arriva a un massimo di un mese (si parla in questo caso di maturazione), nei semi-stagionati come provola, caciotta o taleggio fino ai sei mesi, e nei formaggi stagionati anche a tre interi anni, come succede per parmigiano o grana.
Le caratteristiche dei formaggi freschi
La brevitĆ di questa fase conferisce ai formaggi freschi molte delle loro peculiari caratteristiche, come ad esempio
- il sapore ancora molto latteo, dovuto al fatto che le componenti del latte hanno subito modifiche solo parziali
- la mancanza di piccantezza ā dovuta al fatto che i trigliceridi del latte restano per lo più nella loro forma complessa, senza che si scindano molti acidi grassi liberi
- la cremositĆ , legata alla presenza ancora massiccia di acqua
- la minore salinitĆ , in quanto ā dovendo essere conservati per tempi molto minori ā vengono prodotti con aggiunte di sale decisamente inferiori rispetto a quanto avvenga per i formaggi a lunga stagionatura
- il fatto di non avere una crosta ā il che li rende a maggior ragione deperibili e tali da dover essere consumati nel giro di pochi giorni
La caratteristica che più di ogni altra interessa gli intolleranti al lattosio [inserire link a Art 15], tuttavia, ĆØ il fatto che i formaggi freschi ne contengono ancora una certa quantitĆ , che diminuisce invece in quelli che subiscono il processo di stagionatura, fino a praticamente scomparire nei formaggi a lunga maturazione ā che possono infatti essere consumati anche in caso di intolleranza.
Le caratteristiche dei formaggi stagionati
Come avviene per il lattosio, la stagionatura modifica in maniera sostanziale le componenti nutrizionali del latte di partenza, anche in termini di proteine e grassi. Vediamo insieme come, e con quali conseguenze specifiche:
- le proteine che dal latte sono passate al formaggio, le caseine, vanno incontro a proteolisi (= ātaglioā delle proteine), ovvero a una loro scissione in componenti sempre più piccole fino alla liberazione di singoli amminoacidi o di loro catene molto brevi (oligopeptidi).
Le conseguenze? La comparsa di una grande varietĆ di aromi dovuti a nuove sostanze che da quelle componenti si vengono a formare, e del gusto āumamiā, intenso e sapido, legato alla liberazione di un amminoacido in particolare, il glutammato.
Ma non solo: la proteolisi influisce anche sulla consistenza del formaggio, che guadagna struttura.
- i grassi subiscono invece un analogo processo di scissione, che prende il nome di lipolisi (= ātaglioā dei lipidi, i grassi appunto).
Conseguenza della lipolisi ĆØ la liberazione di acidi grassi liberi, diversi dei quali conferiscono al formaggio un odore deciso e intenso e, talvolta, un accento piccante del gusto.
Proteolisi e lipolisi sono processi fondamentali per la riuscita dellāintera lavorazione: se non sufficientemente sotto controllo, comprometterebbero irrimediabilmente la qualitĆ del formaggio finale.
Per questo motivo, tali processi vengono āgovernatiā con una gestione fine e sapiente delle condizioni ambientali delle camere di stagionatura, in termini di temperatura, umiditĆ , ventilazione e microflora presente.
Questa gestione consiste in un insieme di procedure figlie di una lunga tradizione che ā a un certo punto della propria storia, ha incontrato e sposato la scienza e la tecnologia, garantendosi cosƬ il più florido e il più sicuro dei futuri possibili.