Si è svolta, giovedì 25 gennaio, presso la Deloitte Greenhouse Italia, la prima presentazione italiana della pubblicazione “Osservatorio Deloitte per il settore agroalimentare. L’innovazione nei paradigmi”, alla quale hanno preso parte, alcuni autorevoli relatori del settore: Vittorio Doria Lamba, CEO di Alifood, Mario Gasbarrino, CEO di Unes VG, Massimo Gianolli, CEO de La Collina dei Ciliegi, Santiago Herrero, CEO di Matrunita, Ambrogio Invernizzi, Presidente di Inalpi, Mattia Noberasco, CEO di Noberasco, Francesco Pugliese, CEO di Conad e Carlo Radicci, CEO di Radicci. Moderatori dell’incontro Paolo Gibello – partner Deloitte e Eugenio Puddu – partner Deloitte
Un momento di confronto e riflessione su come l’innovazione dovrà essere spunto e supporto per la crescita delle aziende in ambito produttivo e distributivo, consentendo una risposta tangibile alla sempre crescente consapevolezza del consumatore che vuole essere informato in termini di qualità e tracciabilità del prodotto per poter effettuare una scelta consapevole. Un percorso, che Inalpi porta avanti da tempo e che, come ha ricordato l’Onorevole Dario Ginefra – Commissione Attività Produttive Commercio e Turismo – “si esemplifica bene nell’impegno che l’azienda di Moretta a profuso nel percorso relativo all’inserimento in etichetta dell’indicazione dell’origine della materia prima per il latte e per i prodotti lattiero caseari”.
E dell’innovazione e di come sia coniugabile all’interno delle aziende si è poi parlato attraverso le testimonianze dei presenti. “L’innovazione – racconta Ambrogio Invernizzi – è incominciata circa 8 anni fa, quando insieme a Ferrero, e con il supporto dell’Università di Piacenza, abbiamo creato un metodo per la regolamentazione del rapporto tra allevatori e aziende. La messa a punto di un algoritmo che determina in modo trasparente e chiaro il prezzo del latte, è stato un passaggio innovativo che ha consentito la possibilità di creare pianificazione, progettazione e di attuare percorsi formativi, che oggi Inalpi sviluppa per tutti i suoi conferitori. In questo modo abbiamo creato una filiera, un sistema di trasparenza che coinvolgendo tutti gli attori del sistema, produttori – aziende e distributori, potrà essere applicato in tutti gli ambiti del food”.
Ma l’incontro è stato anche occasione per evidenziare l’importanza dello sviluppo di sinergie su uno stesso territori, perché l’innovazione, per essere elemento di crescita, deve essere affiancata da quei valori e quelle tradizioni che hanno fatto crescere le aziende. “La salvaguardia e la valorizzazione del latte alpino piemontese” – dichiara Ambrogio Invernizzi Presidente Inalpi – “che vuole anche dire valorizzazione di un territorio e delle sue tradizioni, passa anche attraverso l’acquisizione di un caseificio posto nella vallata della Bisalta a 600 metri d’altezza. Le dimensioni della nostra azienda oggi sono relativamente piccole ed abbiamo la convinzione che dobbiamo creare sinergie con le realtà che costituiscono una nicchia di mercato. Non possiamo e non dobbiamo pensare in termini quantitativi ma in termini di qualità e di continuità di produzione, questo è il modo per promuovere e valorizzare l’eccellenza”.