“Tracciabilità” e “filiera” sono due parole di uso sempre più comune: questo è un fatto sicuramente positivo, perché vuol dire che l’attenzione verso ciò che sta dietro l’acquisto di un prodotto alimentare è aumentata da diversi punti di vista, come la salubrità, l’impatto ambientale, il benessere animale e altri.
Purtroppo però, questi due vocaboli a volte vengono equiparati anche se il loro significato è diverso.
Partiamo dalle definizioni:
- Tracciabilità: “La possibilità d’individuare, a partire dalle materie prime che lo compongono, le varie fasi di preparazione e commercializzazione di un prodotto alimentare”.
- Filiera: “L’insieme degli agenti che direttamente o indirettamente operano lungo tutto l’itinerario di un prodotto dallo stato iniziale della produzione a quello finale dell’utilizzazione.”
Se vogliamo sottolineare le differenze, potremmo dire che la tracciabilità è il rendere visibile il percorso di un prodotto, mentre la filiera, oltre a questo, si arricchisce del valore delle persone coinvolte in questo percorso. Queste, in una situazione ottimale, dovranno essere in grado di confrontarsi, per definire insieme degli obiettivi in base a dei valori condivisi, che vanno ben oltre la sola produzione di un determinato alimento: le loro scelte ricadranno sul territorio dove vivono e sul futuro che vorranno costruire.
Un aspetto di questa cooperazione è il conoscere da vicino le realtà della filiera stessa: ecco perché la recente visita del direttivo di Compral Latte, cooperativa dei conferitori del latte della Filiera certificata e garantita Inalpi allo stabilimento di Moretta (Cuneo), è stata un’occasione significativa.
La visita si è snodata attraverso tutti i punti cardine dell’azienda, sede dei cantieri che stanno dando vita al progetto che Inalpi S.p.A. ha pianificato per il prossimo futuro.
Un futuro che è già oggi, come si è potuto vedere attraversando l’area di costruzione della seconda torre di sprayatura che sarà attiva a partire dalla metà del 2022, così come avanzati sono i lavori della zona che sarà dedicata al lavaggio delle cisterne dotata di nuova tecnologia e più ampia per accogliere il maggior flusso di mezzi. Il Direttivo ha poi visitato il cantiere dedicato alla costruzione del cogeneratore e l’area sulla quale sta sorgendo la nuova struttura, di circa 2000 mq, del Centro Ricerche & Sviluppo Inalpi, InLab Solution.
Un evento che precorre i tempi, così come unica fu la nascita della filiera corta e certificata del latte oltre 10 anni fa: passaggi che questo sistema virtuoso traccia sempre con anticipo e con visione al domani, diventando esempio e modello per un intero settore.
“La storia moderna ci ha insegnato, attraverso gli ultimi risvolti contemporanei, che i progetti basati su solidi legami, intenti e obiettivi comuni sono la strategia più virtuosa per affrontare con serenità e ambizione, le sfide che il futuro prossimo ci presenterà” – dichiara Ambrogio Invernizzi – Presidente Inalpi S.p.A. – “La creazione di ciò che abbiamo fatto negli oltre 10 anni di collaborazione è qualcosa di cui oggi possiamo essere fieri: l’innovazione e la fiducia reciproca sono certamente la chiave di volta per il nostro comune domani, per noi, per i nostri figli e per il nostro territorio”.
“Il progetto della filiera che abbiamo condiviso sin dall’inizio, e per cui siamo nati, – aggiunge Bartolomeo Bovetti, direttore di Compral-Latte – è quello che ci ha permesso di creare “valore” e di ridistribuirlo a tutti gli attori della filiera; un valore che non è stato solo meramente economico, ma che ha significato un percorso di continua crescita per i nostri soci e per le loro aziende”.
“Il nostro comparto ha saputo cogliere questa opportunità – conclude Raffaele Tortalla, presidente di Compral Latte – ed esserne protagonista, dimostrando di essere in grado di rispondere con grande professionalità e capacità imprenditoriale. La nostra è una Filiera di nome e di fatto.”