Per il Bilancio Sociale 2019 abbiamo spiegato il lavoro della nostra filiera attraverso lo sport. Vi raccontiamo il nostro percorso e l’incontro ravvicinato tra sport e mondo agricolo.
Conosciamo tutti il grande valore dello sport: fin da piccoli s’impara che non è semplice attività fisica. È impegno quotidiano, ispirazione di ambizioni, conoscenza di sé stessi, ma soprattutto, è imparare a stare all’interno di un gruppo con degli obiettivi precisi, lavorando strenuamente per raggiungerli.
Un vero allenamento alla vita, dove si scopre che la squadra può essere vincente se il rispetto delle regole e delle persone è alla base e vissuto in piena armonia.
La filiera è una squadra
Una filiera certificate e garantita non è diversa da una squadra. Ognuno ha il suo compito, ognuno deve puntare con tutte le sue forze all’obiettivo comune da raggiungere, valorizzando sé stesso e il proprio operato.
Recentemente Inalpi ha pubblicato il Bilancio Sociale 2019 che è il rendiconto della responsabilità sociale d’impresa.
Un documento con il quale un’organizzazione, che sia un’impresa, un ente pubblico o un’associazione, comunica periodicamente in modo volontario gli esiti della sua attività. Con il Bilancio sociale non ci si limitata ai soli aspetti finanziari e contabili, ma si racconta anche il proprio impegno su temi come la sostenibilità ambientale, la trasparenza e la responsabilità sociale.
All’interno della pubblicazione un bellissimo progetto fotografico ha unito i conferitori del latte, protagonisti della Filiera Inalpi agli atleti di molti sport cosiddetti “minori”. Sport che di minore non hanno proprio nulla, anzi sono un esempio incredibile di volontà sportiva.
Potrete vedere le immagini meravigliose ed emozionanti di gioco e di sport, nelle aziende agricole e nelle stalle. Luoghi insoliti per lo sport, ma dove siamo certi che il confronto tra i protagonisti sia stato divertente e costruttivo.
Perché sport e allevatori?
Le motivazioni di questa scelta le rivela lo stesso Presidente di Inalpi S.p.A., Ambrogio Invernizzi: “In questi anni, abbiamo sostenuto numerosi atleti e società sportive, di quelli che appartengono a un mondo che non è urlato dai mezzi d’informazione, di quelli dove la fatica e il sacrificio di ogni giorno si conoscono poco, se non addirittura niente. C’è un incredibile filo rosso, un comune denominatore che unisce questi atleti con i conferitori della nostra filiera. Si tratta di persone, uomini e donne, abituati a lavorare sodo, lontano dai riflettori, per raggiungere traguardi importanti, talvolta faticosi. Eppure nessuno molla, nessuno lascia, affrontando ogni giorno, con impegno e serietà, un percorso di crescita per raggiungere gli obiettivi di un progetto”.